Brilla anche Bonhams, che a Londra punta le sue aste su India e Africa. Portando al record Sabavala ed El Anatsui…

El Anatsui – New World Map

Siamo felici di questo risultato per Sabavala. Era ora che questo artista raggiungesse il successo commerciale nel mercato dell’arte per rispecchiare la sua reputazione artistica”. Con queste parole Mehreeen Rizvi, responsabile di Arte Moderna e Contemporanea dell’Asia meridionale da Bonhams, ha commentato la vendita record per Jehangir Sabavala, uno dei più importanti artisti moderni indiani, che durante l’asta di Arte Asiatica del 7 giugno a Londra ha raggiunto i 253mila euro da una stima di 100-150mila. A spuntare la ragguardevole cifra il dipinto Vesper I, che non a caso è l’immagine di copertina della monografia scritta da Ranjit Hoskote, The Crucible of Painting: The Art of Jehangir Sabavala, e fa parte di un periodo di transizione fondamentale nell’opera dell’artista.
La settimana prima invece, sempre a Londra, era stata l’Africa a ottenere un grandioso successo: l’artista del Ghana El Anatsui, con New World Map, uno dei suoi famosi immensi arazzi tessuti di tappi di bottiglie schiacciate, aveva toccato la cifra record di 541.250 sterline. L’arazzo misura 350x500cm, ed è simile al lavoro che l’artista aveva presentato alla Biennale di Venezia del 2007. El Anatsui è sicuramente uno dei più importanti artisti contemporanei proveniente dall’Africa, con opere riconoscibili anche al pubblico più ampio, presenti in collezioni museali come il Centre Pompidou e il Metropolitan. Un mese fa un altro suo arazzo era stato venduto a New York per 722.500 dollari.

L’arte africana merita attenzione. Ci pensa la Tate assieme alla Guaranty Trust Bank

Sammy Baloji

Al via la nuova collaborazione tra la Tate Modern e la banca africana Guaranty Trust Bank, con l’obiettivo di ampliare gli orizzonti dell’istituzione londinese in Africa, offrendo una piattaforma destinata agli artisti africani per dar loro una visibilità internazionale.

La partnership prevede la creazione di una postazione curatoriale alla Tate incentrata sull’arte africana, un fondo di acquisizione per consentire alla galleria di accrescere la collezione e un progetto annuale.

Il primo dei progetti annuali prevede una mostra intitolata Contested Terrains, che avrà luogo alla Tate dal 29 luglio al 16 di ottobre, curata dalla galleria e dai curatori del Centre for Contemporary Art di Lagos (Nigeria), verrà esportata in Nigeria il prossimo inverno. I temi affrontati esplorano la politica e la società odierna, sia a livello locale che nel mondo e il ruolo dell’arte come mediatrice del passato e del presente. In mostra saranno presenti artisti contemporanei come il nigeriano Adolphus Opara, il sudafricano Michael MacGarry, Sammy Baloji e Kader Attia.

La Tate Modern possiede già oltre 100 opere di artisti africani, principalmente del nord e sud dell’Africa, a cui verranno aggiunti nei prossimi anni anche opere di artisti delle regioni sub-sahariane. Chris Dercon, Direttore della Tate Modern ha affermato che questa partnership darà riconoscimento al significato dell’arte moderna e contemporanea in Africa e fornirà ad essa la visibilità che merita a livello internazionale.

http://www.tate.org.uk/